Il commercio, ad Ostia, prova a ripartire con i grandi brand nazionali dell’abbigliamento e della ristorazione. Dopo un anno a dir poco orribile, dovuto soprattutto all’immagine non certo positiva del territorio, tra inchieste e fatti di cronaca giudiziaria raccontati a più riprese dai media, si sono da poco riaffacciati gli investitori e, appunto, i grandi brand.
Si apre più facilmente nel settore della ristorazione e quindi del food in generale, che dal 2017 al 2018 segna un +3 per cento in linea con il resto di Roma, si fa un po’ più di fatica nel comparto dell’abbigliamento. Ma se proprio si vuole scegliere dove alzare la saracinesca l’occhio va alle vie più famose come via delle Baleniere: qui per un negozio di 100 metri quadrati in una buona posizione si può arrivare a chiedere tra i 6.000 e i 7.000 euro al mese di affitto. «Nel X Municipio ci sono 14.700 imprese – racconta Armando Vitali, presidente Confcommercio Ostia – circa il 65 per questo di queste sono attività su strada. A Ostia ce ne sono circa la metà e di queste, lo stesso, il 60-65 per cento si affaccia sulle vie e sulle piazze».