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Dal 1° luglio credito d’imposta su commissioni per pagamenti elettronici

02 Luglio 2020

Le imprese e i liberi professionisti (con ricavi o compensi fino a 400.000 euro) che accettano pagamenti mediante strumenti di pagamento elettronici tracciabili, possono fruire di un credito d’imposta pari al 30% sulle commissioni.

Il bonus può essere utilizzato esclusivamente in compensazione mediante modello F24, a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa da parte dell’esercente, secondo il principio di cassa.

Per l’attuazione della misura sono stati stanziati 1,4 milioni di euro per l’anno 2020 e 2,8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.


L’agevolazione si applica nel rispetto delle condizioni e dei limiti della regolamentazione europea in materia di aiuti de minimis.

Entro il ventesimo giorno del mese successivo al periodo di riferimento, gli operatori finanziari che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento sono tenuti a trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate le informazioni necessarie a controllare la spettanza del credito d’imposta. I termini, le modalità e il contenuto di tali comunicazioni sono stati definiti con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 181301 del 29 aprile 2020.

Inoltre, con il Provvedimento di Banca d’Italia 21 aprile 2020 sono state individuate le modalità e i criteri con cui gli operatori finanziari devono trasmettere periodicamente e per via telematica a esercenti e professionisti, l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte. Anche in questo caso le informazioni devono essere trasmesse entro il 20° giorno del mese successivo al periodo di riferimento.

Le informazioni trasmesse agli esercenti dovranno essere le seguenti:

  • elenco delle operazioni di pagamento effettuate;
  • numero e valore totale delle operazioni di pagamento;
  • numero e valore totale delle operazioni di pagamento effettuate da consumatori finali;
  • prospetto descrittivo delle commissioni addebitate all’esercente nel mese di addebito che illustri:
    • ammontare delle commissioni totali effettuate sia dai consumatori finali, che da altri soggetti;
    • ammontare delle commissioni addebitate sul transato per le operazioni di pagamento effettuate da consumatori finali;
    • ammontare dei costi fissi periodici che ricomprendono un numero variabile di operazioni in franchigia anche se includono il canone per la fornitura del servizio di accettazione.